ICL – Lente impiantabile Collamer

ICL ( Lente impiantabile Collamer) è la nuova generazione per la correzione della visione. E’ una lente che lavora con l’occhio naturale nell’ottica della correzione del difetto visivo. ICL presenta una serie di benefici che i miopi, gli ipermetropi e gli astigmatici dovrebbero prendere in considerazione.
Il materiale Collamer è usato esclusivamente da STAAR Surgical nella nostra lente ICL e in altre lenti correttive. È composto da collagene, sostanza prodotta naturalmente nell’organismo.
Fornisce la qualità di visione più alta di qualsiasi procedura di refrazione, di conseguenza ottiene le percentuali più alte di soddisfazione tra i pazienti. L’intervento dura 15 minuti ed è eseguito con anestesia topica (gocce), la lente è incorporata attraverso un’incisione minima di 3 mm che non richiede punti e in poche ore il paziente può tornare a casa, tornando alla sua vita normale il giorno successivo.
Il suo posizionamento all’interno dell’occhio lo rende invisibile, sia per il paziente che per l’ambiente. Le Lenti ICL sono compatibili al 100% con sport professionistici, professioni con elevate prestazioni fisiche (corpi di sicurezza), professioni in ambienti difficili: piloti, subacquei, ecc.

Candidato ideale per impianto ICL

  • Età compresa fra i 18 e i 60 anni
  • Presentano miopia da lieve a grave (tra 0,5 D e – 20,0 D)
  • Presentano ipermetropia da lieve a grave ( tra +0,50 D e +10,0 D)
  • Presentano astigmatismo di grado comprese tra 0,5 D e 6,0 D
  • Non hanno ricevuto aggiornamenti di prescrizione superiori a 0,5 D nell’arco di un anno.

PATOLOGIE OCULARI TRATTABILI CON IMPIANTO ICL

CHE COS’È LA MIOPIA?

La miopia si verifica quando l’occhio è più lungo del normale o quando la cornea (la parte anteriore e trasparente dell’occhio) è troppo curva.

In questi casi, i raggi di luce sono focalizzati davanti alla retina e non su di essa.

E’ questo il meccanismo che permette di distinguere nitidamente gli oggetti vicini, mentre gli oggetti distanti appaiono sfocati.

QUAL È LA CAUSA E COME SI MANIFESTA?

La miopia ha generalmente origini genetiche e causa un allungamento eccessivo del bulbo oculare durante l’età di sviluppo del bambino. La miopia ereditaria è generalmente diagnosticata nei bambini quando hanno tra gli otto e i dodici anni di età. Durante l’adolescenza, quando il corpo cresce più rapidamente, la miopia tende a peggiorare. Dopo i vent’anni, di solito, le variazioni della miopia sono minime o nulle. Seppur di rado, la miopia può cominciare anche in età adulta, ma si tratta quasi sempre di forme molto lievi.

TRATTAMENTO DELLA MIOPIA

La correzione più appropriata dipende dalle esigenze del paziente e dallo stile di vita che si conduce. Inizialmente, il trattamento della miopia consiste nell’utilizzo di occhiali o lenti a contatto il cui potere deve essere periodicamente controllato fino a raggiungere una stabilità. Una volta stabilizzatasi la miopia, di solito intorno ai 20 anni, si può optare per l’eliminazione della miopia mediante la chirurgia refrattiva. Nella maggior parte dei casi, la miopia si corregge con una tecnica chirurgica poco invasiva, tramite un trattamento LASER sulla cornea. 

PRK

La PRK è da oltre 30 anni una tecnica chirurgica refrattiva ben consolidata e rappresenta ancora oggi una grande opzione per i pazienti che non possono essere candidati ad altre tecniche laser più all’avanguardia.

È indicata per miopia, astigmatismo ed ipermetropia lieve ed adatta per pazienti con cornee sottili o che presentano particolari anomalie corneali.

La PRK è una tecnica efficace che si avvale dell’uso del laser ad eccimeri per rimodellare la curvatura della cornea e correggere il disturbo visivo.

Viene eseguita rimuovendo l’epitelio (parte superficiale della cornea) ed applicando il laser sulla parte anteriore della cornea per modificare la sua curvatura.

La PRK è una tecnica di precisione straordinaria di grande stabilità e riproducibilità

Qui di seguito ci sono riassunte le varie fasi:

  • PREPARAZIONE: instillazione di alcune gocce di collirio anestetico 
  • ASPORTAZIONE: asportazione dell’epitelio corneale (strato superficiale della cornea) mediante una micro spazzola
  • CORREZIONE DEL DIFETTO VISIVO: il laser ad eccimeri agisce sulla curvatura della cornea con intensità variabile a seconda del difetto visivo 
  • LENTE A CONTATTO: applicazione di una lente a contatto protettiva sulla cornea rimodellata dal laser per favorire la ricrescita epiteliale.

Questa tecnica ha il vantaggio in casi di occhi con cornea sottile e con difetti visivi bassi; ha però lo svantaggio di creare una ferita temporanea sulla superficie oculare, motivo per cui si applica la lente a contatto protettiva: il post operatorio iniziale è più fastidioso rispetto alla tecnica lasik ed in certi casi richiede alcuni giorni di riposo a causa del recupero più lento.

La chirurgia si realizza in anestesia topica (gocce), l’intervento dura circa 10 minuti ed il recupero visivo è molto rapido.

LASIK

La lasik è una tecnica che rimodella la cornea per correggere difetti refrattivi come la miopia, l’astigmatismo e l’ipermetropia grazie al Laser a Eccimeri.

A differenza della PRK, c’è una prima fase di preparazione dell’occhio; si crea uno sportellino sulla superficie corneale che permette di eseguire il trattamento laser al di sotto del lembo creato.

Le tecniche chirurgiche per poter creare il lembo corneale sono 2: il microcheratomo un dispositivo meccanico, oppure mediante un laser a famtosecondi.

Lo svantaggio rispetto ad un’ablazione di superficie è quello che il lembo potrebbe dislocarsi in seguito ad un trauma e che l’occhio secco indotto persista per più tempo.

Ecco le fasi della chirurgia lasik:

  • PREPARAZIONE: instillazione di alcune gocce di collirio anestetico
  • REAZIONE DEL LEMBO: il microcheratomo crea il lembo corneale (flap) per permettere al laser di agire nella parte sottostante (stroma corneale)
  • CORREZIONE DEL DIFETTO VISIVO: il laser ad eccimeri agisce sulla curvatura della cornea con intensità variabile a seconda del difetto visivo
  • RIPOSIZIONAMENTO FLAP: l’ultima fase prevede il riposizionamento del flap, lembo creato all’inizio, senza la necessità di mettere dei punti, si cicatrizza al tessuto sottostante spontaneamente.

Lo svantaggio rispetto ad un’ablazione di superficie è quello che il lembo potrebbe dislocarsi in seguito ad un trauma e che l’occhio seccO indotto persista per più tempo ma ha il vantaggio di favorire una guarigione più veloce e la riduzione dei fastidi nel post operatorio e già dal giorno dopo il trattamento il paziente può tornare a svolgere le attività quotidiane.

La chirurgia si realizza in anestesia topica (gocce), l’intervento dura circa 10 minuti ed il recupero visivo è molto rapido.

Nei casi in cui non c’è la possibilità di trattare la miopia con il laser, si può scegliere una tecnica altrettanto soddisfacente che prevede l’impianto di una lente intraoculare, nella maggior parte dei casi vengono utilizzate le lenti ICL

In caso di persone in età da presbiopia, si possono valutare due strade:

  • Monovisione con il laser
  • Sostituzione del cristallino

Sarà il medico oculista a determinare quale tecnica può essere più appropriata ed indicata per ciascun paziente, personalizzando il trattamento in base alle caratteristiche anatomo-funzionali dell’occhio e considerando anche le singole esigenze personali.

CHE COS’È L’IPERMETROPIA?

L’ipermetropia si verifica quando l’occhio è più corto del normale o quando la cornea (la parte anteriore e trasparente dell’occhio) è troppo piatta. In questi casi, i raggi di luce sono focalizzati dietro alla retina e non su di essa; questo meccanismo provoca una visione sfocata degli oggetti vicini e da una visione nitida degli oggetti lontani ed inoltre causa stanchezza oculare.

QUAL È LA CAUSA E COME SI MANIFESTA?

L’ipermetropia può essere causata da diversi fattori ma generalmente l’ereditarietà è quella più probabile. L’occhio ipermetrope può correggere naturalmente, entro certi limiti, il difetto tramite la capacità di messa a fuoco automatica (accomodazione). Infatti, l’ipermetrope può compensare il suo difetto visivo riportando l’immagine sulla regione centrale della retina; questa compensazione è limitata e può avvenire solo per ipermetropie medio-basse e dipende dal grado di accomodazione disponibile: è massimo in giovane età e diminuisce con gli anni. Nei giovani le ipermetropie lievi possono non mostrare alcun sintomo e non richiedere, quindi, alcun tipo di correzione. Tuttavia frequenti mal di testa (cefalee) e affaticamento visivo – soprattutto durante la lettura – possono essere indizi di un’ipermetropia non completamente corretta. Persone con un’ipermetropia elevata hanno difficoltà sia nella visione da lontano che da vicino e necessitano di ausili ottici (occhiali o lenti a contatto). In questi casi, una visita oculistica con dilatazione delle pupille permette di valutare il difetto reale, nascosto dall’accomodazione. E’ importante riconoscere ipermetropie elevate nei bambini perché può provocare strabismo (occhio deviato) o sindrome dell’occhio pigro (ambliopia): il bambino, non vedendo bene, non impara a “fissare” correttamente gli oggetti. Se uno dei due occhi vede meglio dell’altro, le immagini che arrivano al cervello dall’occhio peggiore possono venire “soppresse” (il cervello non ne tiene conto): quest’occhio può perdere la capacità di fissare un oggetto e, dunque, deviare (strabismo). Per evitare questi problemi è assolutamente necessario l’utilizzo di lenti.

TRATTAMENTO DELL’IPERMETROPIA

La correzione più appropriata dipende dalle esigenze del paziente e dallo stile di vita che si conduce. Inizialmente, il trattamento dell’ipermetropia consiste nell’utilizzo di occhiali o lenti a contatto il cui potere deve essere periodicamente controllato fino a raggiungere una stabilità. Per coloro che non volessero utilizzare occhiali o lenti a contatto, l’ipermetropia si può correggere con una tecnica chirurgica poco invasiva, tramite un trattamento LASER sulla cornea.

PRK

La PRK è da oltre 30 anni una tecnica chirurgica refrattiva ben consolidata e rappresenta ancora oggi una grande opzione per i pazienti che non possono essere candidati ad altre tecniche laser più all’avanguardia.

È indicata per miopia, astigmatismo ed ipermetropia lieve ed adatta per pazienti con cornee sottili o che presentano particolari anomalie corneali.

La PRK è una tecnica efficace che si avvale dell’uso del laser ad eccimeri per rimodellare la curvatura della cornea e correggere il disturbo visivo.

Viene eseguita rimuovendo l’epitelio (parte superficiale della cornea) ed applicando il laser sulla parte anteriore della cornea per modificare la sua curvatura.

La PRK è una tecnica di precisione straordinaria di grande stabilità e riproducibilità

Qui di seguito ci sono riassunte le varie fasi:

  • PREPARAZIONE: instillazione di alcune gocce di collirio anestetico 
  • ASPORTAZIONE: asportazione dell’epitelio corneale (strato superficiale della cornea) mediante una micro spazzola
  • CORREZIONE DEL DIFETTO VISIVO: il laser ad eccimeri agisce sulla curvatura della cornea con intensità variabile a seconda del difetto visivo 
  • LENTE A CONTATTO: applicazione di una lente a contatto protettiva sulla cornea rimodellata dal laser per favorire la ricrescita epiteliale.

Questa tecnica ha il vantaggio in casi di occhi con cornea sottile e con difetti visivi bassi; ha però lo svantaggio di creare una ferita temporanea sulla superficie oculare, motivo per cui si applica la lente a contatto protettiva: il post operatorio iniziale è più fastidioso rispetto alla tecnica lasik ed in certi casi richiede alcuni giorni di riposo a causa del recupero più lento.

La chirurgia si realizza in anestesia topica (gocce), l’intervento dura circa 10 minuti ed il recupero visivo è molto rapido.

LASIK

La lasik è una tecnica che rimodella la cornea per correggere difetti refrattivi come la miopia, l’astigmatismo e l’ipermetropia grazie al Laser a Eccimeri.

A differenza della PRK, c’è una prima fase di preparazione dell’occhio; si crea uno sportellino sulla superficie corneale che permette di eseguire il trattamento laser al di sotto del lembo creato.

Le tecniche chirurgiche per poter creare il lembo corneale sono 2: il microcheratomo un dispositivo meccanico, oppure mediante un laser a famtosecondi.

Lo svantaggio rispetto ad un’ablazione di superficie è quello che il lembo potrebbe dislocarsi in seguito ad un trauma e che l’occhio secco indotto persista per più tempo.

Ecco le fasi della chirurgia lasik:

  • PREPARAZIONE: instillazione di alcune gocce di collirio anestetico
  • REAZIONE DEL LEMBO: il microcheratomo crea il lembo corneale (flap) per permettere al laser di agire nella parte sottostante (stroma corneale)
  • CORREZIONE DEL DIFETTO VISIVO: il laser ad eccimeri agisce sulla curvatura della cornea con intensità variabile a seconda del difetto visivo
  • RIPOSIZIONAMENTO FLAP: l’ultima fase prevede il riposizionamento del flap, lembo creato all’inizio, senza la necessità di mettere dei punti, si cicatrizza al tessuto sottostante spontaneamente.

Lo svantaggio rispetto ad un’ablazione di superficie è quello che il lembo potrebbe dislocarsi in seguito ad un trauma e che l’occhio seccO indotto persista per più tempo ma ha il vantaggio di favorire una guarigione più veloce e la riduzione dei fastidi nel post operatorio e già dal giorno dopo il trattamento il paziente può tornare a svolgere le attività quotidiane.

La chirurgia si realizza in anestesia topica (gocce), l’intervento dura circa 10 minuti ed il recupero visivo è molto rapido.

CHE COS’È L’ASTIGMATISMO?

L’astigmatismo è un disturbo della vista (ametropia) che comporta una minore nitidezza visiva a causa di una deformazione della superficie dell’occhio (cornea) o di un’alterazione delle strutture interne del bulbo oculare.

Di conseguenza le immagini risultano poco definite (i contorni non appaiono nitidi) e, nei casi più gravi, leggermente distorti: il difetto è presente guardando sia da lontano che da vicino.

QUAL È LA CAUSA ?

L’astigmatismo è causato da una deformazione della cornea (lente trasparente che si trova sulla superficie oculare ed attraverso la quale le immagini entrano nell’occhio) che assume un aspetto ad ovale. Nella maggior parte dei casi è congenita ma può essere anche causata da traumi, chirurgia o altre patologie della cornea.

COME SI MANIFESTA?

L’astigmatismo medio-basso può essere asintomatico e può non essere corretto. Quando invece è medio-alto, l’astigmatismo causa visione sfocata, distorsione delle immagini sia da vicino che da lontano. Se associato ad ipermetropia, può causare anche mal di testa. A seconda della struttura che determina il difetto visivo si parla di: ASTIGMATISMO CORNEALE: è dovuto ad un’anomala curvatura della cornea;
ASTIGMATISMO INTERNO O LENTICOLARE: è dovuto ad alterazioni delle strutture interne dell’occhio, ad esempio il cristallino (la nostra lente naturale).

TRATTAMENTO DELL’ASTIGMATISMO

L’astigmatismo si può correggere con occhiali o con lenti a contatto toriche. Per coloro che non volessero utilizzare occhiali o lenti a contatto, l’astigmatismo si può correggere con una tecnica chirurgica poco invasiva, tramite un trattamento LASER sulla cornea:

PRK

La PRK è da oltre 30 anni una tecnica chirurgica refrattiva ben consolidata e rappresenta ancora oggi una grande opzione per i pazienti che non possono essere candidati ad altre tecniche laser più all’avanguardia.

È indicata per miopia, astigmatismo ed ipermetropia lieve ed adatta per pazienti con cornee sottili o che presentano particolari anomalie corneali.

La PRK è una tecnica efficace che si avvale dell’uso del laser ad eccimeri per rimodellare la curvatura della cornea e correggere il disturbo visivo.

Viene eseguita rimuovendo l’epitelio (parte superficiale della cornea) ed applicando il laser sulla parte anteriore della cornea per modificare la sua curvatura.

La PRK è una tecnica di precisione straordinaria di grande stabilità e riproducibilità

Qui di seguito ci sono riassunte le varie fasi:

  • PREPARAZIONE: instillazione di alcune gocce di collirio anestetico 
  • ASPORTAZIONE: asportazione dell’epitelio corneale (strato superficiale della cornea) mediante una micro spazzola
  • CORREZIONE DEL DIFETTO VISIVO: il laser ad eccimeri agisce sulla curvatura della cornea con intensità variabile a seconda del difetto visivo 
  • LENTE A CONTATTO: applicazione di una lente a contatto protettiva sulla cornea rimodellata dal laser per favorire la ricrescita epiteliale.

Questa tecnica ha il vantaggio in casi di occhi con cornea sottile e con difetti visivi bassi; ha però lo svantaggio di creare una ferita temporanea sulla superficie oculare, motivo per cui si applica la lente a contatto protettiva: il post operatorio iniziale è più fastidioso rispetto alla tecnica lasik ed in certi casi richiede alcuni giorni di riposo a causa del recupero più lento.

La chirurgia si realizza in anestesia topica (gocce), l’intervento dura circa 10 minuti ed il recupero visivo è molto rapido.

LASIK

La lasik è una tecnica che rimodella la cornea per correggere difetti refrattivi come la miopia, l’astigmatismo e l’ipermetropia grazie al Laser a Eccimeri.

A differenza della PRK, c’è una prima fase di preparazione dell’occhio; si crea uno sportellino sulla superficie corneale che permette di eseguire il trattamento laser al di sotto del lembo creato.

Le tecniche chirurgiche per poter creare il lembo corneale sono 2: il microcheratomo un dispositivo meccanico, oppure mediante un laser a famtosecondi.

Lo svantaggio rispetto ad un’ablazione di superficie è quello che il lembo potrebbe dislocarsi in seguito ad un trauma e che l’occhio secco indotto persista per più tempo.

Ecco le fasi della chirurgia lasik:

  • PREPARAZIONE: instillazione di alcune gocce di collirio anestetico
  • REAZIONE DEL LEMBO: il microcheratomo crea il lembo corneale (flap) per permettere al laser di agire nella parte sottostante (stroma corneale)
  • CORREZIONE DEL DIFETTO VISIVO: il laser ad eccimeri agisce sulla curvatura della cornea con intensità variabile a seconda del difetto visivo
  • RIPOSIZIONAMENTO FLAP: l’ultima fase prevede il riposizionamento del flap, lembo creato all’inizio, senza la necessità di mettere dei punti, si cicatrizza al tessuto sottostante spontaneamente.

Lo svantaggio rispetto ad un’ablazione di superficie è quello che il lembo potrebbe dislocarsi in seguito ad un trauma e che l’occhio seccO indotto persista per più tempo ma ha il vantaggio di favorire una guarigione più veloce e la riduzione dei fastidi nel post operatorio e già dal giorno dopo il trattamento il paziente può tornare a svolgere le attività quotidiane.

La chirurgia si realizza in anestesia topica (gocce), l’intervento dura circa 10 minuti ed il recupero visivo è molto rapido.

Correzione mediante l’impianto di lenti fachiche o pseudofachiche toriche che permettono anche la correzione di miopia o ipermetropia associata ed anche la presbiopia in caso di lenti pseucofachiche multifocali toriche.

Perchè scegliere ICL?

  • Non induce alla sindrome dell’occhio secco, nè esiste la possibilità di rigetto grazie al materiale biocompatibile con cui è realizzata.
  • Mantiene inalterata la composizione chimica dell’occhio.
  • E’ una procedura che funziona in armonia con l’occhio naturale, progettata per essere posizionata permanentemente al suo interno per correggere la vista, ma può essere rimossa e/o sostituita se necessario.
  • L’intervento è indolore, dura circa 10 minuti e la ripresa delle attività quotidiane avviene per la maggior parte dei pazienti, dopo pochi giorni, con una visione più chiara.
  • Il materiale Collamer che compone le lenti ICL ha proprietà uniche che proteggono dai raggi UV.

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